Amici di Gesù

Giovanni 15:1-17

Quanto amore ha Dio per noi: ci dà la possibilità di essere amici Suoi. Valutiamo questo alla luce della scrittura per comprenderne il valore e perchè ne possiamo veramente godere i privilegi e i benefici.

1. Su cosa è fondata quest’amicizia
a. Il Suo sacrificio: “Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici” (v.13). “Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la Sua vita per noi” (1 Giov.3:16).
b. La Sua scelta: “Non siete voi che avete scelto me, ma sono Io che ho scelto voi...” (v.16). Ricordiamo sempre che l’iniziativa è stata Sua: “In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che Egli ha amato noi, e ha mandato il Suo Figlio unigenito per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati” (1 Giov.4:10), che in questa amicizia è Gesù che è indispensabile: “Io vi ho scelti… Io vi ho costituiti…” (v.16), “Io sono la vite… senza di me non potete fare nulla…” (v.5), “Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto” (v.7).
Tutto questo ci dice che Gesù è affidabile, ci dà sicurezza, ci riempie di allegrezza: che amico è Gesù!

2. Quali condizioni ci impone questo rapporto
C’è una duplice condizione, perché quest’amicizia possa sussistere:
a. L’obbedienza. Manteniamo questo rapporto con Lui se ubbidiamo ai Suoi comandamenti “Voi siete miei amici, se fate le cose che vi comando” (v.14).
b. L’obbedienza a Lui deve essere esclusiva: “... non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio” (Giac.4:4). Gesù non può condividere la Sua amicizia con il “mondo”: “Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in Lui” (1 Giov.2:15).

3. Che scopo ha in questo il Signore
a. Dio vuole portarci a Lui mediante la nostra libera scelta: “Io non vi chiamo più servi, perchè il servo non sa quello che fa il suo signore...” (v.15a). Mentre lo schiavo dipende dal padrone in modo forzato, Cristo ci ha portati dalla schiavitù del peccato alla vera libertà: “Cristo ci ha affrancati perché fossimo liberi” (Gal.5:1). Noi abbiamo scelto liberamente di appartenere a Lui!
b. Il nostro Padrone ci dà fiducia e ci rivela ogni cosa. Non eseguiamo i Suoi ordini senza comprendere nulla, come degli schiavi. Egli vuole farci conoscere sempre più chi Egli è! Possiamo, “radicati e fondati nell'amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi qual sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo, e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché giungiate ad esser ripieni di tutta la pienezza di Dio” (Efesini 3:18,19). Egli vuole renderci appieno partecipi delle cose Sue: “... ma vi ho chiamati amici, perchè vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre mio” (v.15b).
c. Dio vuole usarci come strumenti per far conoscere l’evangelo al mondo (v.16). Vuole che partecipiamo alla Sua missione per rallegrarci di Lui: “siamo collaboratori di Dio” (1 Corinzi 3:9), che privilegio!